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OGGI 4 MARZO 2015 “TIMONI AL VENTO – UN ANNO IN CITTA’ VECCHIA” di CYOP&KAF a SAN FRANCISCO (US)

Wednesday, March 4 / 6:30 PM
book and video presentation: TARANTO. UN ANNO IN CITTÀ VECCHIA
@Istituto Italiano di Cultura, 814 Montgomery Street, San Francisco

http://www.cyopekaf.org/en/books/taranto-2/

 

 

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http://www.iicsanfrancisco.esteri.it/IIC_SanFrancisco/webform/SchedaEvento.aspx?id=972

http://napolimonitor.it/2015/02/22/29101/san-francisco-e-columbia-il-segreto-tour-americano.html

 “Timoni al vento” nuovo libro di Cyop&Kaf presso Istituto di cultura italiana a San Francisco

 

EV Group & Salvatore Visone presenta:
Cyop&Kaf “Timoni al vento”. Taranto. Un anno in citta, parole e immagini della civilta’ dell’acciao.
Un viaggio nella memoria e di quello che resta del materiale umano che ha per anni ha contribuito alla civilta dell’acciao.
Taranto come Napoli hanno contribuito con le loro acciaerie ad una economia che si e rivelata devastante, per gli uomini e per i loro territori.
Cyop & Kaf, raccontano la citta’ vecchia di Taranto, dipingendola, rivivendola attraverso le loro opere. Consapevoli che in un prossimo futuro, quelle mura, quella memoria verra’ cancellata, rimossa, per fare posto a chissa’ quale orribile nuova speculazione spacciata per progresso.
Allora come di incanto le loro opere dipinte sui muri delle citta’ vecchia ridanno dignita’ a chi ci ha vissuto e morto senza poter scegliere come.

EV Group & Salvatore Visone presents:
Cyop & Kaf “Timoni al vento”. Taranto. A year in the city, words and images of the civilization of the steel.
A trip down memory lane and what remains of the human material that has for years contributed to the civilization of the steel.
Taranto as Napoli have contributed their steel mills to an economy that has proved devastating for men and for their territories.
Cyop & Kaf, tell the old town of Taranto, portraying it, reliving it through their works. Aware that in the near future, those walls, that memory will be erased, removed, to make way for who knows what horrible new speculation passes for progress.
Then how to spell their works painted on the walls of the old city give back dignity to those who have lived and died without being able to choose how.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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My Little House #3 a Taranto Vecchia

mylittlehouseIl progetto My Little House, il  progetto di residenze d’artista/mostre in casa, per la terza edizione, è approdato a Taranto Vecchia!
Il 28 febbraio, sabato sera, ci sarà l’opening house e i lavori di Cristina Pancini, frutto della residenza che farà tra il 23 e il 28 febbraio nell’appartamento, verranno esposti al pubblico.

Il progetto di residenza d’artista, nato a Milano, dopo la data catanese approda a Taranto.

Scrivono gli organizzatori: “ La prima volta che abbiamo messo piede nella cosiddetta Città dei due Mari, ci siamo innamorati, soprattutto di Taranto Vecchia, la parte insulare della città, collegata al resto dell’Italia soltanto da due ponti. Ricca di fascino e unicità, con una storia millenaria alle spalle e qualche ferita di troppo a causa dei problemi ambientali che l’hanno minata, si è dimostrata la città con il substrato culturale ideale. I suoi abitanti, orgogliosi e tenaci nel difenderla, ci hanno aperto le loro porte e, per la prima volta, proprio qui abbiamo trovato dei sostenitori, senza i quali sarebbe stato impossibile realizzarla. Ringraziamo pertanto: la società Logos Eventi e Congressi, l’agenzia viaggi Magirò Viaggi e il Bed & Breakfast Il Tulipano, Cesare e Stefano Bellucco S.A.S.”

L’idea iniziale è di Fulvio Ravagnani, con l’obiettivo di destrutturare i soliti spazi per l’arte, troppo istituzionali e un po’ ingessati e finalmente creare una dimensione più intima, meno formale, anticonvenzionale, dove l’artista si senta stimolato dall’esperienza della convivenza con un estraneo.

Sull’Isola di Taranto, la famiglia Cafarelli – Aglaia, Fabrizio, Clara e Carlo – dal 23 al 28 febbraio ha messo a disposizione di Cristina Pancini, artista toscana contemporanea e protagonista di questa terza edizione, la sua casa in Arco Giovanni Paisiello 12: “Abbiamo accettato con entusiasmo di partecipare al progetto perché la nostra casa, nella sua semplicità, è da sempre un elemento caratterizzante della nostra famiglia: cambia e si evolve insieme a noi – commentano i padroni di casa -. L’idea che i nostri bambini possano vivere nella loro casa un’esperienza così pregnante con l’arte e possano poi condividerla, ci riempie di gioia”.

Appuntamento per l’Opening House sabato 28 febbraio alle ore 19:00, in Arco Paisiello 12, a Taranto Vecchia.

Periodo di apertura al pubblico su appuntamento: 28 febbraio – 28 marzo 2015, scrivendo ad Antonella Scaramuzzino (anto.scaramuzzino@gmail.com)

Rassegna stampa:

http://www.siderlandia.it/2.0/index.php/abitare-con-larte-per-vivere-larte-my-little-house-a-taranto/?123

http://www.tarantoeventi.it/02/2015/larte-bussa-alle-porte-di-taranto-vecchia-con-il-progetto-my-little-house/

http://www.sedicotaranto.it/2015/02/18/perche-non-puoi-perderti-il-progetto-little-house-taranto-vecchia/

 

 

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Le Sciaje on the road: VENEZIA, BERGAMO e MILANO!

Da domani, Le Sciaje, rappresentate da Angelo Cannata, saranno presenti a Venezia, Bergamo e Milano per importantissimi eventi che porteranno Taranto in modi e luoghi inediti!

Si parte con la Mostra di fine residenza Fondazione Bevilacqua La Masa

(evento Facebook QUI )

monocromitarantini_bonatoSarà inaugurata giovedì 22 gennaio 2015, nella Galleria di Piazza San Marco della Fondazione Bevilacqua La Masa, la Mostra di fine residenza degli artisti assegnatari di un Atelier presso l’Istituzione veneziana per l’anno 2014.
Le Sciaje hanno collaborato al progetto di Saverio Bonato, mirato a riflettere, con una sensibilità lontana dal rumore mediatico che accompagna le notizie, sui problemi di inquinamento ambientale provocati dall’Ilva di Taranto che hanno causato e continuano a causare ricoveri e morti per cause respiratorie e malattie tumorali. L’artista presenta in mostra i Monocromi Tarantini, una serie di tele che ha disposto nel territorio di Taranto, permettendo il depositarsi su di esse delle polveri ferrose che diventano pigmento. Ad esse si affianca una pubblicazione in cui sono raccolti gli scritti prodotti da giornalisti, curatori, ricercatori e cittadini (tra cui, appunto, Angelo), accanto alla documentazione fotografica del lavoro.

 

cyopkaf_valigiaPoi, ci si sposta in Lombardia per accompagnare Cyop e Kaf durante le presentazioni dei loro lavori a Taranto:

Venerdì 23 Gennaio ore 21.30
Presentazione di TARANTO. UN ANNO IN CITTA’ VECCHIA
con proiezione di TIMONI AL VENTO. Diario di bordo dalla Città vecchia
Macao, Viale Molise 68 a Milano

Sabato 24 Gennaio ore 21.00
Proiezione de IL SEGRETO e presentazione di TARANTO. UN ANNO IN CITTA’ VECCHIA
Teatro Tascabile Di Bergamo | Ex-monastero del Carmine | ingresso da via Boccola angolo piazza Mascheroni

Domenica 25 Gennaio dalle 18.00 a sera tarda
Presentazione di TARANTO. UN ANNO IN CITTA’ VECCHIA
con proiezione di TIMONI AL VENTO. Diario di bordo dalla Città vecchia
Folletto25603 | Parchetto di via Lattuada | Abbiategrasso | Milano. La Terra Trema

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Flying Circus Bookstore TAwer Edition!

locandina-corretta-06Il Flying Circus Temporary Small Press Bookstore, dopo la positiva esperienza barese natalizia, giunge anche a Taranto! Saremo noi Sciaje ad ospitarlo, sabato 17 e domenica 18, dalle 11 alle 22, presso la Torre dell’Orologio in Piazza Fontana!

Verrà riproposta l’attività della libreria che ospita al suo interno prodotti della micro editoria illustrata, dell’autoproduzione, opere di illustratori, fumetti, esempi di giornalismo disegnato e sperimentazioni visive provenienti dall’estero.

Con una formula più sintetica e concentrata, verranno proposte alla città di Taranto alcune attività rappresentative dello spirito di intervento del gruppo proponente. Le attività che si affiancano alla tradizionale libreria, ruotano attorno a temi di grande interesse per i quali il gruppo ha deciso di operare tramite focus, presentazioni ed eventi specifici, oggi e in futuro, declinandoli in relazione al contesto urbano ogni volta differente.

Programma

Sabato 17 Gennaio – a partire dalle ore 17.00
Maratona di Illustrazione…e di illustratori.

Sulla scia dell’esperienza barese, riproponiamo una maratona di illustrazione aperta a tutti gli aspiranti illustratori, i quali avranno 45 minuti a disposizione ciascuno per realizzare un disegno ispirato a brevi brani di Alessandra Tosto, messi a disposizione dal bookstore. I disegni, frutto della maratona barese e tarantina, verranno raccolti in una pubblicazione comune. La maratona si concluderà al termine dei due giorni a Taranto.

Sabato 17 Gennaio – a partire dalle ore 19.30
Presentazione di Car Crash #1 feat. Anatomia dei sentimenti.

In occasione della prima uscita del tabloid Car Crash#1, a cura di DamageGood (Lecce), sabato sera ospitiamo il giovane fotografo al quale è dedicato il primo numero della pubblicazione, Enrico Carpinello. A seguire, l’autrice di Anatomia dei sentimenti, Giulia Maria Falzea, presenterà il suo lavoro editoriale. Entrambi gli ospiti hanno partecipato all’edizione barese del bookstore all’interno di una sezione apposita di Open Call, grazie alla quale è stato possibile rintracciare, includere e quindi divulgare, lavori di difficile reperimento e autoproduzioni di aspiranti illustratori. La serata si concluderà con musica, proiezioni e festeggiamenti.

Domenica 18 Gennaio – dalle ore 11.00 alle ore 13.30
Maratona di lettura: dal libro pop-up al Kamishibai.

L’associazione culturale LibroLab (Bari), che già da diverso tempo opera nel settore infanzia tramite laboratori per bambini, servizi di biblioteca per l’infanzia e attività di lettura, presenta una maratona dedicata ad un pubblico giovanissimo (consigliabile dai 3 ai 6 anni). Insieme a loro e ai partecipanti, percorreremo i sentieri che mettono in relazione i bambini all’oggetto libro tramite la lettura di diversi racconti, differenti per genere e forme.

Vi aspettiamo per condividere insieme, ancora una volta, una nuova tappa di questo viaggio imprevedibile!

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Taranto, un anno in città vecchia su RADIO3 RAI

CyopKafSciaje5Dopo le due presentazioni dello scorso Dicembre, una nella Città Vecchia di Taranto, in Via di Mezzo, nei pressi della storica chiesa dei SS.Medici (18 dicembre 2014) e una a Napoli, nella piazzetta Rosario di Palazzo, nel cuore dei Quartieri Spagnoli (29 Dicembre 2014), il nuovo libro di Cyop&Kaf “Taranto. Un anno in Città vecchia” è stato presentato nel palinsesto della trasmissione radiofonica Zazà – contenitore culturale di arti, spettacolo, letteratura e musica dal vivo in diretta da Napoli” condotta da Piero Sorrentino, in onda domenica 11 Gennaio su Radio3 Rai.

Sono intervenuti nella trasmissione, insieme agli autori Cyop&kaf, Giovanni Guarino, Attore Operaio del CREST / Teatrò Tatà Tamburi e Angelo Cannata, Animatore Culturale e Guida Turistica dell’Associazione Le Sciaje di Taranto Vecchia.

CLICCA QUI PER ASCOLTARE LA PUNTATA (DA 1:19:00 l’approfondimento su Taranto!)

Il libro raccoglie i dipinti realizzati da Cyop&Kaf tra i vicoli dell’Isola nel corso degli ultimi dodici mesi accompagnati, in appendice, dal testo “Timoni Al Vento. Storie della Città vecchia raccontate da chi le ha vissute“, a cura di Riccardo Rosa, Luca Rossomando e Marzia Romano della redazione di Napoli Monitor.

Sarà possibile trovare Taranto. Un anno in Città vecchia a Taranto presso la distribuzione/libreria de Le Sciaje all’interno della Torre dell’Orologio, Piazza Fontana, Città Vecchia.

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Quattro anni alla Torre dell’Orologio!

L’Esposizione Permanente della Mitilicoltura Tarantina “Il Tempo del Mare” lo scorso 11 dicembre ha compiuto quattro anni di attività. Allestita dal Centro Ittico Tarantino, in collaborazione con IAMC-CNR Istituto Talassografico “A.Cerruti” e Comune di Taranto, l’Esposizione è stata inaugurata nel 2010 all’interno della Torre dell’Orologio, storico monumento municipale della Piazza Fontana in Città Vecchia.

Sin dall’inizio, l’Associazione “Centro Studi Documentazione e Ricerca Le Sciaje”, che pochi mesi dopo sarebbe risultata vincitrice del bando della Regione Puglia “Principi Attivi 2010 – Giovani Idee per una Puglia Migliore”, ha curato gli approfondimenti culturali, le visite guidate e l’organizzazione di eventi all’interno dell’Esposizione. Il nostro impegno è nato da un’importante necessità: porre un necessario argine alla perdita di memoria storica della città, contribuendo allo sviluppo locale di Taranto attraverso lo svolgimento di attività volte alla rivalutazione sociale, turistica e culturale del patrimonio storico-marittimo, nonché al recupero e tutela del patrimonio della civiltà della pesca a Taranto.

Di questi anni di attività non possiamo che tracciare un bilancio positivo: migliaia i visitatori portati alla Torre dell’Orologio, per i vicoli della Città Vecchia, sulle coste del Mar Piccolo, al fiume Galeso. Decine di eventi di approfondimento culturale. Tantissime le collaborazioni con enti, associazioni, esperti e persone che hanno condiviso con noi parte del loro impegno e delle loro competenze. La riscoperta del fascino della città di Taranto e della sua storia legata ai due mari, attraverso diffuse attività culturali e sociali, è stato il nostro contributo alla creazione di una visione urbana sostenibile indirizzata non solo alla Città Vecchia ed alla Piazza Fontana, storico agorà civico, culturale e commerciale, ma all’intera città di Taranto.

Anche quest’anno, oltre alle consuete visite guidate, prenotabili attraverso i nostri contatti, abbiamo in programma tre importanti eventi per gli ultimi giorni di dicembre:

– il 18 dicembre dalle 19 si terrà, in collaborazione con Le Sciaje e Napoli Monitor, la presentazione del nuovo libro degli artisti napoletani Cyop&Kaf, “Timoni al vento. Un anno in città vecchia”, presso il Circolo ricreativo “da Zi’ Antonio”, Via di Mezzo angolo Vico Giglio, nei pressi della chiesa dei SS Medici. Il libro raccoglie foto e scritti sull’ultimo anno di lavoro dei due artisti, ospiti fissi sull’Isola. Durante la serata sarà proiettato, alle ore 20, il film “Il Segreto” di Cyop&Kaf e, dalle 21:30, concerto con musiche della tradizione popolare meridionale, napoletana e non, di Dolores Melodia (fisarmonica e voce) accompagnata da Angelo Losasso (batteria) e Marco Schnabl (chitarra).

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– il 20 dicembre alle 18 presenteremo, presso la Torre dell’Orologio, “Un torrido inganno”, sequel del graphic novel “Delitto d’autunno”, vincitore del “Lucca Project Contest 2012”, insieme agli autori Gianfranco Vitti, Fabrizio Liuzzi e Gabriele Benefico di LABO Fumetto. Come “Delitto d’autunno”, anche “Un torrido inganno” è un noir a fumetti ambientato in una fatale Taranto degli anni ’50.

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– il 27 dicembre alle 18 presenteremo, presso la Torre dell’Orologio, “VENDITORI DI FUMO. Quello che gli italiani devono sapere sull’Ilva e su Taranto”, il nuovo saggio di Giuliano Pavone, Barney Edizioni. L’autore dialogherà con Alessandra Congedo (InchiostroVerde.it) e con l’Associazione Le Sciaje. Si parlerà di Ilva e di ambiente, ma non solo. Proveremo a tracciare, insieme, una comune analisi di contesto e una visione per il futuro che permetta di maturare collettivamente un’idea di città ideale per le presenti e le future generazioni.

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Invitiamo tutti a partecipare, per contribuire a rimettere la Città Vecchia al centro della vita sociale cittadina e ad arricchire i dibattiti con idee e contenuti propositivi.

 

Associazione Centro Studi Documentazione e Ricerca Le Sciaje

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Taranto, un anno in Città Vecchia con Cyop&Kaf

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In collaborazione con Le Sciaje Taranto e Napoli Monitor, giovedì 18 Dicembre 2014 dalle 19 a mezzanotte vi invitiamo a TARANTO. Un anno in Città vecchia al Circolo ricreativo “da Zi’ Antonio”, Via di Mezzo, nei pressi della chiesa dei SS Medici ci sarà la presentazione del libro con i dipinti di Cyop&Kaf, proiezioni, concerti, cibo e camminate tra i vicoli.

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Questa mappa segnala, anzi, vi segnalerà – dopo il 18 Dicembre – la presenza di centoventi dipinti (alcuni sono già perduti, fusi, scorticati). Considerateli come tanti indizî. Il tesoro – quello che lentamente va sgretolandosi – lo troverete cercando. Si tratta di quell’isola che da millenni, tra due mari, accoglie e stratifica storie, umori e passioni di chi la vive o anche semplicemente l’attraversa.

La Città vecchia di Taranto abbandonata? Forse, ma una città con i “timoni al vento” se da un lato è alla deriva – e non per questo è destinata ad andare a picco – dall’altro lascia tutto lo spazio, concreto e potenziale, di ripensare la convivenza, i rapporti, la stretta relazione che intercorre tra nuove e antiche pietre e chi le vive. Sta a noi tutti cominciare a pensare cosa e come farlo – perché no? – anche a partire da pochi ma primari colori.

(dall’introduzione del libro “Taranto. Un anno in città vecchia”):

Mentre scrivo, ma anche mentre mangio, appeso alla parete giusto di fronte la mia tavola, osservo distrattamente una delle poche cose concrete – insieme a dei libri strenna natalizia che la fabbrica donava agli operai – che mi è rimasta di mio nonno. Incorniciato sobriamente, altro non è che un pezzo di carta, impreziosito da una minuscola medaglietta bronzea. In bella grafica, colma degli stemmi dei dieci comuni italiani che nel secolo scorso hanno dato il loro tributo alla civiltà dell’acciaio, c’è scritto:

F.R. ha lavorato per 30 anni presso la società
ITALSIDER del gruppo IRI-Finsider
In segno di gratitudine per la fedeltà al lavoro e all’azienda
gli viene conferito questo
DIPLOMA DI BENEMERENZA
L’amministratore delegato, firma. Il presidente, firma. Gennaio 1981

Era la fabbrica di Bagnoli ovviamente, ma questo seppur minimo legame spiega almeno in parte perché diavolo sono finito a Taranto. Una coincidenza, direte voi. Con questa parola s’intende un fatto accidentale e casuale, ma anche, in ambito ferroviario, una corrispondenza favorevole fra due o più treni. Ecco, uno degli altri motivi che mi hanno spinto per un anno a fare incursioni in Città vecchia è il fatto che per tornare a Napoli da Grottaglie – dove fino a qualche anno fa c’era l’unico festival di arte pubblica che avesse un senso, sia per le modalità con le quali si svolgeva, sia per i risultati e il cambiamento che operava sull’immaginario del paese – ero costretto a cambiare treno a Taranto. Prima di ripartire ci passava un’oretta che puntualmente impiegavo perdendomi. Era sempre di mattina presto e un’inerzia scirocca attraversava il ponte. Oltre a me in giro pochi cani randagi, qualche raro spazzino, dei pescatori. Camminando camminando mi sono fatto sedurre dalle pietre, le crepe, la ruggine. Guardavo tutte quelle puntellature e immaginavo un terremoto che non c’è mai stato.

 

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Progetto Europeo “CO-HERE” “Adult Learning for COastal HEritage Revival and Exchange” 2012-2014: i risultati

Abbiamo il piacere di condividere la comunicazione degli amici dell’Associazione Culturale FOLKOLORE (nostri ospiti a Taranto in diverse occasioni) sui risultati del Progetto Europeo “CO-HERE” “Adult Learning for COastal HEritage Revival and Exchange” 2012-2014:

“Si è concluso da poco il Progetto Europeo Grundtvig CO-HERE “Adult Learning for COastal HEritage Revival and Exchange” 2012-2014, Programma di Apprendimento degli adulti per il recupero e dello scambio del patrimonio costiero che ha coinvolto Italia, Estonia, Grecia, Polonia, Turchia.
La nostra Associazione Folkolore ha guidato il progetto in questi due anni, con tenacia e spirito di adattamento. Il Progetto CO-HERE ha incrementato l’istruzione informale promuovendo la cittadinanza attiva, il dialogo intergenerazionale e lo scambio interculturale. Il tema principale del progetto è stato il recupero delle antiche abilità e tradizioni costiere con lo scopo di trasferire queste conoscenze dalle generazioni più vecchie a quelle più giovani. Imparare le antiche tecniche è una possibilità per l’attività e l’occupazione permanente degli adulti. Una parte importante delle conoscenze tradizionali non è tangibile, se pensiamo ad esempio alle leggende, alle storie e ai canti delle nostre coste. Il partenariato si è focalizzato sulla conoscenza delle antiche barche/navi e sulle storie/leggende a loro collegate come mezzo per dare nuova vita alle tradizioni costiere e al dialogo tra generazioni. Basato su questo specifico tema, il partenariato, composto da diverse organizzazioni internazionali ha provveduto alla formazione degli adulti. Il risultato del progetto è stata una raccolta di esperienze comuni dei paesi partner (Estonia, Italia, Grecia, Polonia, Turchia) sotto forma di e-book e 20 video documentari che Folkolore ha realizzato negli anni di progetto.

Folkolore Associazione Culturale ha realizzato all’interno del Progetto:

– il WORKSHOP “LEGENDS” – “Study session, learning the methods of legend Collection, Story-telling” in Italia. Il Workshop tenuto da Folkolore è servito allo scambio tra i Partner europei e a tutti i partecipanti per conoscere e approfondire i metodi di ricerca, di rielaborazione e diffusione della memoria popolare orale e per scoprire l’importanza del racconto nelle comunità costiere. Invece, La visita al Museo delle Imbarcazioni Tradizionali e da Lavoro di Tricase Porto è stata utile per entrare nel vivo della nostra comunità costiera salentina.
Leggi l’articolo: http://www.memoriapopolare.it/magazine/eventi/workshop-legends

– il SITO WEB DEL PROGETTO CO-HERE. La nostra Associazione Culturale Folkolore, ha creato il sito web del progetto, è ottimizzato per funzionare nel miglior modo possibile. Il sito è interamente dedicato al Progetto. C’è una pagina con le informazioni sui Partner, una zona dove è possibile scaricare file dai vari incontri, e un calendario di incontri e scadenze. Inoltre, abbiamo creato la fotogallery e una zona con i video documentari.
Leggi l’articolo: https://sites.google.com/site/coheregrundtvig/calendar/home

20 VIDEO DOCUMENTARI. La nostra Associazione Culturale Folkolore, durante questi anni ha realizzato 20 video documentari sulle tradizioni costiere. Tutti i video sono pubblicati nel sito del Progetto, lo scopo di questi video è divulgare la cultura documentata e testimoniare il grande lavoro di ricerca sul campo fatta da Folkolore: tradizioni costiere che includono il lavoro dei contadini, artigiani e dei pescatori – tradizioni e memorie che identificano ogni pezzo di costa e la rendono unica.
Leggi l’articolo: https://sites.google.com/site/coheregrundtvig/video

– ha collaborato alla pubblicazione del E-BOOK del progetto, che si trova qui in formato PDF nella barra accanto alle immagini sfogliabili.
 http://www.memoriapopolare.it/magazine/eventi/documentazione-co-here-2012-2014

 

Per informazioni sui viaggi di apprendimento nei Paesi Partner:

– Le tradizioni costiere genuine dell’isola di Hiiumaa – Estonia 2014
http://www.memoriapopolare.it/magazine/eventi/le-tradizioni-costiere-genuine-di-hiiuma
– Nell’isola degli Dei per scoprire il loro artigianato costiero 2014
http://www.memoriapopolare.it/magazine/eventi/nell-isola-degli-dei
– A Danzica per scoprire “Un mondo poco conosciuto” 2013
http://www.memoriapopolare.it/magazine/eventi/workshop-a-danzica

Fotografie e documentari a cura di Walter Stomeo – Folkolore Associazione Culturale

Progetto Grundtvig realizzato da Folkolore Associazione Culturale:
“Co-Here” Adult Learning for COastal HEritage Revival and Exchange 2012-2014″

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Le Sciaje e la reintroduzione dell’Ostrica tarantina

Ripubblichiamo volentieri questo articolo di Alessio Pignatelli, pubblicato sul Nuovo Quotidiano di Puglia – Taranto domenica 2 novembre 2014. Ringraziamo Alessio per averci citato, per noi è segno di grande soddisfazione sapere d’aver contribuito a riportare alla luce una tradizione importante ed antica come l’ostricoltura (per saperne di più, sfogliate Il Tempo del Mare)!

Ecco il testo del trafiletto:
LE SCIAJE

La conservazione della memoria storica e delle tradizioni è uno degli obiettivi dell’associazione tarantina “Le sciaje”.

Il termine indicava il luogo di mare – vivai-giardini lungo le peschiere e le calate di Mar Piccolo – dove si coltivavano i mitili e le ostriche attraverso la metodologia tradizionale tarantina. “Le sciaje”, oggi, è il nome del centro studi che ha avviato un percorso finalizzato al recupero e alla tutela del patrimonio della civiltà della pesca a Taranto.

Un lavoro incessante di divulgazione che ha recentemente citato Massimo Vaglio, salentino esperto di gastronomia e di produzioni agroalimentari meridionali: “i pergolari sostenuti dalla tipica paleria di castagno infissa sui fondali del Mar Piccolo e che costituiscono le sciaie, veri e propri giardini marini accuditi amorevolmente dai cosiddetti sciaiaruli”.

Che, magari e chissà quando, torneranno. Per raccontare ancora quella Taranto descritta con dovizia di particolari da Orazio che conosceva bene la “molle Tarentum”. L’oraziana citazione aveva, originariamente, un’accezione positiva. Il poeta era innamorato della città dei due mari e si inebriava nelle sue onde calme e placide. Quello che un tempo era la culla dove Orazio si faceva coccolare dalle onde del mare e dai suoi ottimi frutti cerca di ripulire acque e prospettive.”

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Qualche considerazione su Taranto in TV

Da quando è esploso il caso Ilva, nell’estate 2012, ci siamo abituati ad assistere ad un risveglio dell’attenzione mediatica, anche su scala nazionale, sulla città di Taranto. Dopo anni in cui la minima conquista di spazi mediatici, sia di denuncia che di promozione, risultava un’impresa titanica, “finalmente” Taranto e le sue problematiche sono finite al centro dei riflettori anche delle più importanti emittenti televisive.

A margine di un nuovo servizio televisivo, andato in onda domenica 2 novembre 2014, occorre però fare chiarezza sul ruolo che gli operatori sociali cittadini dovrebbero, a nostro avviso, avere. Per altro, proprio nell’ultimo servizio appare una breve intervista ad uno di noi, raccolta durante le quotidiane attività di guida turistica nel quartiere, che sintetizza la nostra idea: la cura e la rivalorizzazione dei luoghi abbandonati della Città Vecchia non possono prescindere dalla tutela sociale delle persone che la vivono o che intendono farlo.

Seguendo questa logica, occorre farsi carico della responsabilità di quel che vedono gli occhi di chi visita la città, con o senza telecamera. Se, da un lato, il lavoro di ricerca documentale non può non dare risalto al patrimonio storico e culturale che Taranto nasconde, dall’altro occorre saper spiegare le contraddizioni vissute dalla città che ne hanno lasciato molti tratti in macerie. “C’è stata una guerra/un’alluvione/un terremoto?” è la domanda che, tante volte, ci siamo sentiti porre durante le visite guidate. Finché non si riuscirà a contrastare la mole di interessi, speculazioni ed inerzie che costringono ancora la Città Vecchia ad un ruolo marginale e residuale nella vita sociale ed economica della città, sarà pressoché impossibile che i giornalisti possano evitare un taglio di forte critica ed indagine sui problemi che, spesso, l’abitudine rende invisibili agli occhi di molti concittadini. Taglio critico che, purtroppo, per esigenze di “shock mediatico” rischia di trasformarsi in sensazionalismo a-critico, mescolando impropriamente fatti di cronaca e forme di attivazione politica e sociale. Infatti, se da un lato è stato sacrosanto sollevare le gravissime e pluridecennali mancanze del Comune di Taranto, coronata dall’assenza del sindaco, dall’altro abbiamo trovato inadeguato il modo in cui il servizio s’è affacciato sulla Casa Occupata di Via Garibaldi, insinuando nello spettatore l’impressione che sia un problema di ordine pubblico anziché una realtà impegnata nella denuncia dell’emergenza abitativa e dello spreco di finanziamenti per la ricostruzione degli edifici pubblici. Riteniamo che questi gap comunicativi, però, siano da attribuire non solo alla tendenza mediatica attuale ma, anche, alla scarsa capacità dei gruppi del territorio di far sentire una voce coordinata e di lavorare nella stessa direzione.

In sintesi, occorre superare i vani tentativi di imporre a Taranto un’inesistente immagine patinata sperando che i “forestieri” non si accorgano dell’illusione, adoperandosi invece per rimuovere la coltre di detriti che ne soffoca la germogliazione. Soprattutto, essere operatori sociali vuol dire, per noi, non accettare mai più il sistema culturale imposto che ha portato al disastro attuale.

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