Pubblichiamo questo comunicato stampa del 12 maggio scorso, firmato da AGCI Pesca Taranto, Confcommercio e Lega Pesca, anche per mostrare come una buona parte della categoria sia attenta, informata e propositiva (ma, purtroppo, altrettanto inascoltata) per lo sviluppo e difesa dell’antica arte della mitilicoltura tarantina, a dispetto di come i luoghi comuni e parte dell’informazione vogliono farci credere:

COMUNICATO STAMPA

La crisi generata dalla contaminazione da PCB dei mitili del Primo Seno del Mar Piccolo di Taranto prende sempre più il connotato tragico del gioco delle scatole cinesi: l’emergenza nell’emergenza….
Si era varata di intesa con le associazioni di categoria, un piano per impedire la contaminazione dei mitili che avrebbe permesso al prodotto del Primo Seno il trasferimento in un’area collocata in Mar Grande, di fronte al Lungomare delle Città. A questo scopo era stata emanata una Delibera della Giunta Comunale del 17 gennaio 2012. Ma in realtà questo non è mai stato reso possibile dalle stesse amministrazioni, neanche a fronte di un impegno colossale della Camera di Commercio e delle Associazioni di Categoria che ha di fatto regolarizzato le imprese in nero. Così anche lo spostamento dei pergolari in Mar Grande diventa un’emergenza!

Il prodotto mitilicolo in allevamento nel I Seno è quasi adulto: circa sedici mesi di duro lavoro.

Dopo l’inspiegabile inerzia la Regione Puglia ha convocato un “Tavolo Tecnico per la valutazione e gestione del rischio per la presenza di PCB e Diossine negli allevamenti e negli alimenti della provincia di Taranto”, riunito sicuramente sotto la pressione delle Associazioni di Categoria che hanno chiesto lo sblocco delle vendite dato che le analisi riportano dei dati di contaminazione molto al di sotto dei limiti stabiliti dalla legge. Lo scopo dell’incontro era quello di analizzare la situazione e condividere le azioni da porre in essere. E’ davvero singolare come amministratori e tecnici si sentano autosufficienti al punto da non convocare i rappresentanti di categoria per discutere e per analizzare situazioni, condividere azioni senza la presenza dei diretti interessati. Una autosufficienza che non possono sicuramente avere dato che in quasi un anno non sono stati in gado di porre in essere le procedure idonee per il passaggio dei pergolari in Mar Grande. Oppure la Regione e il Comune di Taranto non erano in grado in quella sede di assumersi le loro responsabilità di fronte al fallimento delle loro azioni?

Va riaffermato con forza il ruolo strategico del Primo Seno del Mar Piccolo come insostituibile area nursery della mitilicoltura di Taranto: se si rimuovono gli impianti e i mitili come deciso dal Tavolo tecnico si priverebbe il settore del seme indispensabile per la sopravvivenza delle imprese! Restiamo ancora in attesa della presentazione ufficiale da parte della Regione Puglia di un piano per la messa in sicurezza delle eventuali emissioni ancora attive prima ancora di parlare di misure di risanamento ambientale dell’area, sempre promesse e mai realizzate.

Chiediamo con forza e per l’ennesima volta che il Consiglio Regionale Pugliese e il neo eletto Consiglio Comunale di Taranto sanciscano inequivocabilmente la destinazione d’uso del Mar Piccolo di Taranto alla mitilicoltura per impedire azioni di risanamento non idonee alle caratteristiche del Bacino Bimare.

Purtroppo si continua imperterriti a condannare, anche con l’inerzia amministrativa, le vittime di un sistema di sviluppo che ha generato la devastazione ambientale invece che i colpevoli e le cause che le hanno generate.

 

per AGCI PESCA                      per CONFCOMMERCIO           per LEGA PESCA

Emilio PALUMBO                      Leonardo GIANGRANDE               Cosimo BISIGNANO

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