Taranto e l’Industria, un rapporto complesso lungo sessant’anni. Sessant’anni a fasi alterne, tra illusorio benessere e dolorosi risvegli. Sessant’anni durante i quali la cultura è stata allo stesso tempo vittima e figlia della nuova “era dell’acciaio” e del boom economico.

Ma qual è stato il rapporto tra la siderurgia pubblica tarantina e l’arte? Per rispondere a questa domanda è indispensabile il lavoro di Gianluca Marinelli, artista e storico dell’arte, autore del saggio TARANTO FA L’AMORE A SENSO UNICO. ESPERIENZE ARTISTICHE NEI PRIMI ANNI DELL’ITALSIDER (1960-1975), ARGO edizioni. Come descritto nella prefazione di Francesco Abbate, un saggio che “analizzando con grande rigore la politica culturale dell’Italsider, affresca proprio gli anni dell’ottimismo industrialista, capace di coinvolgere personalità di primo piano della cultura italiana, dalla letteratura alle arti figurative, e ricercare, spesso con successo, le giustificazioni teoriche alla gigantesca operazione che rimarrà contrassegnata dal fortunato slogan “acciaio tra gli ulivi”.
Simbolo di questo pezzo di storia, proprio la copertina disegnata da Flavio Costantini per la monografia edita dall’azienda nel 1961: l’ulivo contorto in primo piano e, sullo sfondo, il lindo stabilimento appena insediato raccontano molto più della storia di un “polo di sviluppo”. Quanto al rapporto col mondo della cultura, non fu né semplice né univoco e certo non si esaurì entro le linee tracciate dall’ambizioso progetto aziendale: il ruolo degli intellettuali fu spesso vivacemente critico, preconizzando talvolta con largo anticipo i guasti cui avrebbero portato le irresolutezze e le contraddizioni dell’“illuminato” capitalismo di Stato incarnato dall’Italsider.”

Gianluca Marinelli presenterà il suo saggio sabato 23 febbraio 2013 alle ore 19 all’interno della Torre dell’Orologio, Piazza Fontana, Città Vecchia di Taranto, nell’ambito delle attività culturali che l’Associazione Centro Studi Documentazione e Ricerca Le Sciaje porta avanti da due anni nell’Esposizione “Il Tempo del Mare”.

Un appuntamento imperdibile per appassionati di arte, storia tarantina e cultura. Cultura che torna, grazie all’azione coordinata di diverse realtà associative tarantine, al centro della vita della rinascente Città Vecchia. Le storiche architetture della Torre concedono posti limitati, si raccomanda pertanto la massima puntualità.

 

Note sull’autore: Gianluca Marinelli (1983), artista e storico dell’arte. Suoi saggi sul rapporto arte-industria sono apparsi su riviste universitarie (“Kronos”, “Nuovi itinerari di storia dell’arte). Ha curato i profili critici di alcuni artisti italiani e stranieri operanti in Italia Meridionale.

Note sull’associazione: il Centro Studi Documentazione e Ricerca Le Sciaje ha iniziato le sue attività grazie al progetto risultato vincitore del bando regionale Principi Attivi 2010 e continua a seguire un percorso di approfondimento culturale in rete con le realtà attive sul territorio. In particolare, ha incentrato la sua proposta di promozione culturale su due punti cardine: la riscoperta dell’eredità marinara tarantina e la riqualificazione dei luoghi più importanti della sua marineria civile, tra cui spiccano la Città Vecchia e il Mar Piccolo. Inoltre, si occupa da due anni della gestione di eventi e visite guidate all’interno dell’Esposizione permanente Il Tempo del Mare, allestita in partenariato con il Centro Ittico Tarantino e il Comune di Taranto all’interno della Torre dell’Orologio in Piazza Fontana.

 

Per informazioni e contatti:

Associazione Centro Studi Documentazione e Ricerca Le Sciaje

Tel 3889538912 – lesciaje@gmail.com – www.lesciaje.it

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